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presentazione



L’idea di organizzare a Gallipoli un Workshop sul tema dell’architettura sportiva prende spunto dalla volontà di mettere in gioco, anche in assenza di una reale committenza (pubblica o privata), il ruolo della progettazione in un ambito in cui l’architettura diventa protagonista solo in occasione di grandi eventi internazionali che molto spesso contribuiscono a lasciare sul territorio strutture assolutamente sovradimensionate e del tutto inadatte a rispondere alla reale richiesta di servizi e attrezzature sportive di carattere collettivo e socialmente aggregante.
Per il resto, poi, in Italia le strutture sportive sono, molto spesso, funzionalmente deficitarie e strutturalmente obsolete. È, quindi, questo un settore in cui non è semplice riuscire a costruire architetture di buona qualità e realmente integrate nelle città: urbanisticamente e socialmente.
Per tali motivi si è pensato al Workshop immaginandolo come uno “spazio” nel quale il mondo della professione e il mondo della elaborazione teorica possano incontrarsi per dialogare, per confrontarsi, per integrarsi dando vita ad una interconnessione oggi, invece, piuttosto rara, ponendo come obiettivo finale non solo il progetto di uno stadio ma il progetto di un impianto complesso, destinato allo sport e al tempo libero, al fitness a allo shopping, realmente ed estremamente polifunzionale, che possa costituire il paradigma di un nuovo luogo per lo sport. Un Polo sportivo, perciò, realmente “moderno”, destinato, in più, ad un territorio che deve poter attrarre e sedurre per la elevata qualità dei servizi, oltreché per la bellezza naturale dei luoghi e del paesaggio.
Il nostro territorio, le nostre città hanno bisogno di buona architettura e la buona architettura nasce, necessariamente, dal confronto fra tutti i soggetti che ne interpretano, nei vari ruoli, il processo produttivo.
Sono fermamente convinto che un momento di crisi come quello attuale sia il momento migliore per prepararsi, per “allenarsi”, per far emergere ed elaborare nuove idee, perché, una volta fuori dall’ emergenza, si possa ripartire capaci di un livello di elaborazione alto, forti di nuove consapevolezze.
È per questo motivo che il Workshop è stato pensato ed organizzato con una apertura internazionale; perché vorremmo che (anche grazie alla successiva Mostra degli elaborati e al Catalogo conclusivo dell’esperienza) le questioni poste al centro di tale evento possano costituire lo spunto per un ampio dibattito nazionale, perché si ritorni a parlare, concretamente, di qualità dell’architettura, di come favorirla, di come ottenerla.

Massimo Crusi
Presidente Ordine Architetti, Pianificatori, Paesaggisti
e Conservatori della Provincia di Lecce



Il Workshop Internazionale di Architettura e Progetto promosso dall’Ordine degli Architetti di Lecce crea un legame con i “Laboratori di progettazione” che A.A.M. Architettura Arte Moderna ha avviato e sperimentato, in passato, per il Comune di Roma e successivamente per altri centri minori come Cerreto Sannita e Cassino. Il Workshop mira a creare un meccanismo attraverso cui ottenere contributi di alto livello mediante un lavoro progettuale attento alla dimensione teorica e, al tempo stesso, alla fattibilità dell’opera.
Il “Workshop/Laboratorio” è quindi uno strumento di garanzia per la creazione di una sinergia tra la committenza e le diverse poetiche degli architetti. I progettisti sono chiamati a prefigurare la costruzione di un Polo Sportivo, a Gallipoli, polifunzionale, che preveda spazi commerciali, culturali e per il tempo libero. I progetti frutto del “Workshop/Laboratorio” hanno carattere operativo e i “limiti” di ciascun intervento sono definiti all’interno di un quadro organico che individua anche un’effettiva capacità di modificazione dell’immagine della città per una sua possibile e graduale riqualificazione. Ogni coinvolgimento progettuale è coadiuvato ed indirizzato da una documentazione base appositamente redatta. La necessità di una struttura come quella del Workshop ci è sembrata l’unica via da percorrere a partire dall’esigenza di realizzare un Polo sportivo e polifunzionale a Gallipoli.
I temi individuati a supporto della fase progettuale, Paesaggio, Economia, Infrastrutture, Urbanistica, Strutture, Sostenibilità e Impiantistica riguardano ambiti che se pur diversi tra loro, insistono all’interno di una metodologia comune di intervento.
La compresenza dei giovani con i nomi di prestigio dell’architettura è un elemento essenziale di verifica del progetto. I partecipanti al Laboratorio sono tenuti, infatti, a formulare proposte progettuali affiancati da architetti, giovani professionisti e tutor in modo da garantire un ponte tra i vari aspetti delle esigenze e delle funzioni; tutto ciò permette loro di costruire un vero e proprio progetto come sintesi di istanze e di forze nuove. Dal punto di vista del metodo e dei tempi va precisato che sono programmate, per ciascuna giornata, tavole rotonde con Architetti, Ingegneri, professionisti e tecnici coinvolti attorno ai nomi di prestigio dell’architettura italiana cui è affidato oltre al ruolo di Visiting Professors quello di relatori alle Lezioni Magistrali; a questi sono affiancati gli Advisors che hanno il compito di contribuire criticamente alla redazione dei singoli progetti. Queste occasioni di confronto si pongono come una sorta di verifica di compatibilità e di indicazioni di metodo per la costruzione di proficui rapporti tra gli architetti che costituiscono la testa di serie nel panorama dell’architettura italiana e le forze locali chiamate a supportarli.

Francesco Moschini
Ordinario di Storia dell’Architettura al Politecnico di Bari
Segretario Generale dell’Accademia Nazionale di San Luca